I prodotti raffinati e altre tipologie di farine

Cosa si intende per prodotti raffinati?

Quando si parla di prodotti raffinati, si intendono i cibi che vengono sottoposti a numerosi e ripetuti processi di lavorazione.  Questo viene fatto per migliorare ed aumentare il gusto ed adattarsi al consumo in termini di facilità di utilizzo e, spesso, risparmio di tempo nella preparazione di un pasto.

Tra i prodotti raffinati, quello più utilizzato è la farina bianca. Introdotta a partire dagli anni ’50 è considerata più digeribile, più facile da lavorare e più saziante. Ciò non tenendo conto, però, dell’impoverimento di questa farina che viene privata totalmente dalla crusca e dal germe.
La crusca è la parte esterna del seme del grano, mentre il germe è il cuore del chicco ed è  ricco di sostanze preziose.
La farina bianca contiene quasi esclusivamente amido e proteine di modesta qualità, perdendo in lavorazione quasi tutte le vitamine, la metà degli acidi grassi polinsaturi e una buona parte di sali minerali.

La farina raffinata fa male? Perché fa male?

Più prodotti raffinati vengono assimilati dal nostro corpo, maggiore è la quantità di insulina che deve essere prodotta dall’organismo.

L’insulina, a sua volta, favorisce il deposito di grasso e può causare in soggetti predisposti il diabete, emicranie, stanchezza, allergie ed altre malattie.
È per questo motivo che consumare alimenti prodotti con farine integrali è una forma di nutrimento più salutare per l’organismo rispetto ad una dieta ricca di cibi prodotti con farine raffinate.

Consigliamo, quindi, di prediligere/preferire farine integrali o semintegrali biologiche, soprattutto se macinate a pietra, in quanto mantengono tutti i nutrienti presenti nel germe di grano: una fonte preziosa di sali minerali, aminoacidi, vitamine e fibre.

Che significa farina “00”,”0”,”1” E “2”? E che differenza c’è?

La farina si ricava dalla macinazione dei semi crudi ed in base al livello di raffinazione, chiamato anche abburattamento, si possono ricavare prodotti diversi con caratteristiche differenti.
L’abburattamento è quel processo che setaccia gradualmente il grano macinato in precedenza, per ottenere farine di diversa finezza/granulometria.
Con questo procedimento si indica la separazione della parte nobile del grano dalla crusca tramite setacci a maglie differenti.
Il tasso di abburattamento, chiamata resa di macinazione, è la quantità di farina ottenuta dalla macinazione del grano.

In altre parole, rappresenta la percentuale di chicco utilizzata per il tipo di farina che si vuole fare.

A seconda del tasso di abburattamento e quindi di raffinazione del chicco le farine di grano tenero si distinguono principalmente in 5 diversi tipi:

la “00

la “0

la “1

la “2

la farina integrale.


Nel seguente ordine le farine contengono crusca e germe in quantità sempre più presente.

La farina di tipo “00” è la più raffinata mentre la farina di tipo “2” è la più vicina alla farina integrale grezza, che contiene invece tutte le parti del chicco.